Ogni umanista alla fine è un po’ un nerd, basta chiedergli di quella smodata passione per le edizioni Einaudi gli Struzzi stampate dal ’70 al ’78 e ne avrete la dimostrazione.
C’è chi ne fa un hobby nelle secrete stanze, chi invece vuole condividere con gli altri la propria passione… perché – tante volte – tutto ciò di cui abbiamo bisogno è trovare una comunità in grado di apprezzare ciò che possiamo offrire.L’articolo di Martina Bianchi.
Molte persone riescono a trasformare il proprio hobby in qualcosa di grande: un business, una nuova opportunità di lavoro, la concretizzazione di un sogno. Queste persone le ho sempre viste come prescelte dal destino.
Seguire anime e manga è sempre stato solo un passatempo, mai avrei immaginato di arrivare a fare parte di una pagina tra Facebook e Instagram che tocca in totale i 60 mila follower. Ma ci pensate? Gente che oggi viene a chiedere a me cosa ne penso di una certa opera; un gruppo di persone che segue i miei consigli. Io? Davvero? Ridono ai meme che creo! Tutt’ora se mi soffermo a pensarci mi sembra straordinario.
Primo arco dell’età d’oro
Ma partiamo dall’inizio, anzi forse da prima dell’inizio. Fin da piccola ho sempre seguito anime e manga. Fino a qualche anno fa, chi si appassionava ad anime e manga o qualsiasi altra opzione nerd era considerato strano, per non dire direttamente sfigato. Di conseguenza non avevo molti amici con cui parlarne e per la giovane età che avevo temevo anche il giudizio altrui. Immaginatemi come il super eroe senza nulla di super o eccezionale che ha solo il talento di guardare una serie anime in una notte senza dormire.
Negli ultimi dieci anni però la concezione del nerd ha cominciato a ribaltarsi diventando non più un sinonimo di emarginato stravagante, ma un sinonimo di particolarità e anche di cultura. Una vera e propria rivalsa, la nostra. Complice il fatto che con la diffusione dei social, si è creata una community sempre più forte e unita. Ecco dunque che in breve, prima su Facebook, e in seguito sulle altre piattaforme, iniziarono a nascere gruppi e pagine dedicate a queste passioni che cercavano in tutti i modi di farsi conoscere. Ovviamente entrai a farne parte. Nel 2017 uno dei miei gruppi preferiti annunciò di voler aprire una pagina affiliata dedicata esclusivamente ad anime e manga. Quell’idea mi emozionò e mi feci coraggio proponendomi con una recensione.
Arco della Rivalsa
Venni scelta come editor per la pagina insieme ad altre sei persone. Fu così che nacque NippoNotes. I primi tempi furono fantastici, con tutti più motivati che mai, mille idee e molta partecipazione. Ma come tutte le migliori compagnie, presto gli altri iniziarono a prendere strade diverse e da sette restammo in due. Fortunatamente una persona significativa, Marta, si aggiunse nel 2019 e da allora la pagina non si è più fermata.
Abbiamo trovato un nostro equilibrio e gente volenterosa di aiutare fra creazione di contenuti (meme, ma non solo) e interazioni con i fan. Nell’ultimo anno io e Marta siamo diventate oltre al volto di Nipponotes, le admin di GiapCult che aggiungono alla realtà dei meme di NippoNotes live, recensioni, interviste su Twitch e partecipazione ad eventi o fiere.
To be continued…
Fra le tante soddisfazioni ricevute con l’impegno e la passione in queste pagine sicuramente quella più grande è rappresentata dalle persone. Le persone che stanno dietro alla pagina insieme a me sono la compagnia migliore che potessi chiedere per mandare avanti questo progetto; le persone che ci seguono invece sono la community più partecipativa e coesa che si possa avere e che spero di continuare a non deludere con il lavoro che svolgo fra NippoNotes e GiapCult.
Non dimenticherò mai il periodo passato a studiare i programmi per avviare delle dirette su Twitch. Praticamente è stato come prendere una nuova laurea in informatica. Io e Marta abbiamo chiesto disperate ad almeno dieci persone diverse una mano per i programmi, ci perdevamo in un bicchiere d’acqua. E a dirla tutta siamo abbastanza conosciute tutt’ora per le nostre papere in live perché non sappiamo che tasto premere o sbagliamo a mettere la schermata.
Per essere chiari, l’ansia da prestazione di mostrarsi davanti ad una telecamera non c’è mai stata, ma ci piace avere tutto perfetto, quindi resta sempre una vaga paura di deludere nei contenuti chi ci segue.
Non mi rendo ancora conto quanto sia straordinario il percorso che sto facendo, ma spero di poter continuare a stupire, divertire e far appassionare molte altre persone. Pronte, come me, a contribuire all’ascesa dei Nerd!
NdR Trovate i progetti di Martina e Marta praticamente su qualunque social network degno di nota. Qui un breve riassunto:
GiapCult su IG / Twitch / TikTok
NippoNotes su Facebook / IG / Telegram


Martina Bianchi
Martina, nerd, 27 anni. Età che vive in parte con le abitudini di una pensionata schifando buona parte degli esseri umani e il loro comportamento; e in parte come Peter Pan che esulta per il nuovo cartone animato mentre i suoi conoscenti si sposano. La via di mezzo non c’è.
Anche perché se avesse deciso di essere una persona moderata, gran parte delle situazioni assurde in cui si ritrova non le capiterebbero.
Martina ha già scritto sul nostro Blog, quasi all’inizio dell’avventura, raccontando di un’altra esperienza legata alle sue passioni, con un finale meno positivo… Vi invitiamo a recuperare il suo: Recensioni senza gloria. Sarà forse la dimostrazione che, qualche volta, per gli umanisti si tratta solo di trovare il contesto giusto e metterci un po’ di perseveranza?