“Helu helu” come leggere, “la” come sole: Heloola, nella lingua hawaiana da cui deriva, rappresenta la luce nelle storie che si leggono. È questo il significato che si nasconde dietro il book club digitale indipendente più grande d’Italia, nato dalle sorelle Giada e Alice Cancellario. Ve l’avevamo consigliato come regalo perfetto per gli umanisti attorno a voi, ma la curiosità ci ha spinti a volerne sapere di più.
L’intervista a Giada Cancellario
Quando nel 2019 Giada e Alice aprono un Book Club su Instagram non possono neanche immaginare che da lì a qualche anno ne avrebbero fatto un lavoro. Oggi Le ragazze Book Club, dall’omonimo romanzo di Emma Cline, è diventato una start up, Heloola, che con innovazione si sta inserendo nel mercato editoriale con un’idea ben precisa: i libri non finiscono con l’ultima pagina, anzi, è proprio lì che inizia il bello.
Giada, la prima domanda è d’obbligo: da dove nasce l’idea?
Entrambe siamo lettrici appassionate. Abbiamo deciso di aprire una pagina su Instagram più per esigenza di condividere che per altro: leggevamo tanto e avevamo tantissima voglia di parlare di quanto avevamo letto.
Leggi molto da sempre?
Non nasco lettrice appassionata, ho dovuto capire il mio gusto. Una volta trovato ho iniziato a volerlo trasmettere, soprattutto a chi non legge tanto e spesso. Sono convinta che chiunque con il libro giusto in mano può amare la lettura.
Ne stai avendo prova?
Gran parte della nostra community dichiara di leggere di più da quando ci conosce. Non si tratta solo di lettori forti che aggiungono ispirazione, ma anche persone che prima non leggevano, vedono cosa significa leggere un libro e decidono di dedicare parte del proprio tempo libero a questa attività.
Aprite la pagina IG nel 2019, quando avete iniziato a pensare potesse diventare qualcosa di più?
La pandemia è stata la chiave di volta: durante il lockdown, sia perché le persone leggevano di più, sia perché noi avevamo più tempo, abbiamo iniziato a seguire la pagina con più attenzione. Siamo cresciute, abbiamo iniziato le prime collaborazioni con le case editrici, ci sono venute diverse idee e abbiamo iniziato a intuire il potenziale del progetto.
Il coraggio per provarci davvero dove l’avete trovato?
La pandemia ci ha fatto capire come da un momento all’altro tutto può succedere e fare un lavoro che piace davvero è diventato improvvisamente più importante. Dopo aver capito che il progetto aveva un potenziale molto alto serviva solo trovare il coraggio di vedere se era davvero così. Mi sono “immolata” per prima perché era giunto per me il momento di un cambio, Alice mi ha seguita poco dopo.
Paura?
La mia paura era di fermarmi da un punto di vista professionale; in realtà ho imparato di più che nei precedenti anni di lavoro.
Come si inizia a fare impresa?
La cosa più complessa per noi è stato strutturare nella realtà qualcosa che era solo nella nostra testa. è necessario muoversi a piccoli passi, affidandosi a professionisti. Dopo pochi mesi di lavoro full time al progetto, che all’epoca era ancora Le Ragazze Bookclub, abbiamo preso parte ad un programma di accelerazione “B4i – Bocconi for Innovation” e da lì è cambiato tutto: abbiamo capito in che modo un progetto editoriale potesse diventare una start up ed è nato Heloola.
Tu e Alice avete entrambe una formazione economica: pensi che sia più facile per chi proviene da questo mondo?
L’imprenditoria è un mondo sconosciuto per tutti, anche per chi ha studiato economia o, come me, ingegneria. Nessuno sa cosa vuol dire fare l’imprenditore, perché nessuno te lo spiega o te lo insegna. Per noi è stato fondamentale in questo senso il programma di accelerazione, perché ci ha fornito la struttura giusta per affrontare questo percorso.


Mi vuoi dire che siamo tutti sulla stessa barca?
Voglio dire che è sbagliato pensare che le cose siano irrealizzabili, ma soprattutto che chi le realizza ha chissà quale competenza o conoscenza in più. Le competenze teoriche arrivano fino ad un certo punto: quando passi al lato pratico è inevitabile non saper fare, ma anche inevitabile in fatto di dover per forza superare quegli scogli.
Com’è il rapporto con i lettori di Heloola?
La community è tutto per noi, abbiamo un rapporto personale con molti, cerchiamo di essere disponibili e rispondere sempre a chi ci scrive. Abbiamo creato Heloola per offrire una piattaforma che permetta a noi di stare vicino alla community ma anche alla community di conoscersi e interagire. Li sentiamo mensilmente al momento del book club e cerchiamo di stimolarli, senza chiedere nulla in cambio.
Niente test per capire quello che la vostra community vuole sentirsi dire?
Se decido di seguire qualcuno, a mio parere, è anche per uscire dalla comfort zone. Se so che ai miei follower piace il genere thriller, consiglierò loro bei thriller, ma allo stesso tempo li sfiderò a guardare altrove. Ovviamente serve una reputazione di fiducia, basata su gusti simili. Spesso si usa la community come uno strumento, ma è la community che deve usare noi. La mia speranza è che chi ci segue possa utilizzare Heloola proprio per passare del tempo libero di qualità, con i vari contenuti, le interviste e la chat, senza dover rispondere a domande o decidere.
Nel prossimo futuro?
Stiamo lavorando per evolvere il sito e renderlo sempre più attrattivo, aggiungere più libri, e permettendo alle persone di confrontarsi tra di loro. Vogliamo anche iniziare a lavorare con altre community, e ci piacerebbe iniziare ad avere una piccola redazione.
Abbiamo diversi umanisti da presentarvi…
Ho studiato ingegneria anche un po’ per paura, non nego che la scelta di una strada scientifica è stata influenzata da catastrofiche previsioni circa cosa sarebbe successo se avessi fatto altro. Mi piacerebbe, nel mio piccolo, che un umanista che vuole lavorare con i libri possa farlo anche grazie al mio sforzo. Se riusciremo a crescere avremo certamente bisogno del commercialista, del legale o della logistica, ma allo stesso tempo avremo bisogno di una redazione, ed è giusto che ognuno faccia il lavoro che sa fare. Alla fine, per lanciare una start up in campo editoriale, in un mondo che spesso guarda all’innovazione con sospetto, serve lo stesso coraggio che per iscriversi ad un corso di laurea in lettere.


Heloola è il book club digitale indipendente più grande d’Italia dove vi aspetta una community con cui condividere opinioni e intavolare dibattiti sulle scelte bibliografiche che il Team si occuperà di fare mensilmente. Un libro al mese, tanti lettori e tante differenti esperienze di vita non necessariamente umanista. Potete abbonarvi qui.